“Il passato e’ passato. L’importante è il presente ed è un grande presente”. La frase pronunciata da Stefano Pioli, alla vigilia della sfida contro la Lazio, fotografa il momento dell’Inter. Da una parte il tecnico nerazzurro non vuole farsi travolgere dall’inevitabile ondata di ricordi. Dall’altra il Suning, che annuncia la sponsorizzazione di Appiano Gentile, segna uno stacco netto nella storia del club cambiando il nome al centro sportivo e destinando ad Angelo Moratti solo una menzione ‘in memoria’.
Grandi cambiamenti che sembrano preludere a un importante futuro. Tutto passa però dai risultati sportivi e da un terzo posto che resta l’obiettivo fissato dalla proprietà. Pioli, che ha preso la parola dopo gli annunci della società, deve recuperare posizioni in classifica e per farlo non pretende il bel gioco ma vuole il risultato. “Contro la Lazio – dice alla vigilia – conta solo vincere. Ci servono punti e un successo aumenterebbe fiducia, autostima e crescita”. La conferenza stampa, Pioli è come sempre sintentico ma efficace. Si presenta indossando la nuova maglia dell’allenamento con la grande scritta ‘Suning.com’ e il leoncino giallo, logo della multinazionale. E’ consapevole che contro i biancocelesti l’Inter non può sbagliare, anche perché in trinbuna ci sarà Zhang Jindong. “E’ una partita importantissima – ammette Pioli – uno scontro diretto. Abbiamo la possibilità di recuperare punti da un avversario che ci precede. E’ fondamentale ma pur sempre l’ultima partita dell’anno solare e non della stagione”. L’Inter cercherà il quarto successo consecutivo, il terzo in campionato. Un filotto che darebbe nuovo slancio prima della sosta natalizia. La Champions è lontana sette punti e il ritardo può essere colmato magari rinforzando la rosa con i giusti acquisti. “Credo nel terzo posto perché abbiamo ancora margini di miglioramento. Siamo concentrati sulla partita ma sappiamo già cosa possiamo e dobbiamo fare nel mercato di gennaio. Dobbiamo rispettare il Fair-play finanziario ma ci faremo trovare pronti”. Pioli contro la Lazio deve far fronte all’assenza di Joao Mario e Melo, entrambi squalificati. Le due giornate di stop inflitte al brasiliano minano gli equilibri faticosamente trovati dal tecnico. “Non so cosa sia successo – dice – glielo chiederò, ma so che anche la società se ne sta occupando. Vedremo cosa succederà”. In campo scenderà la miglior Inter possibile, per buona pace di Jovetic ancora non convocato: “Chiamo chi mi dà affidabilità dal punto di vista fisico e mentale”.