La Juventus batte Milan, Chelsea e Manchester United: il club bianconero in pole per la corsa al 22enne della Lazio
Keita alla Juventus. Sarebbe questa l’indiscrezione che dall’Inghilterra giunge in Italia. Il giocatore della Lazio sembra davvero essere il più corteggiato dai grandi club, al momento. Motivo? Pochi anni e tanti gol. Classe 1995, il senegalese ha trovato grande spazio con la maglia biancoceleste, anche e soprattutto per l’interessamento di mister Simone Inzaghi. Ultima e, forse, più importante vetrina, il derby con la Roma. Non è stato un match come tanti, quello disputato domenica 30 aprile, a ora di pranzo, allo stadio Olimpico. Non lo è stato per l’orgoglio dei laziali e della Lazio, che ha battuto 3-1 la Roma, e non lo è stato per il gioiellino di casa Lotito. Keita non è passato per niente inosservato in campo: il 22enne, infatti, ha segnato la doppietta che ha sigillato la vittoria della squadra di Inzaghi contro la seconda squadra della capitale e, soprattutto, ha sfoderato armi da traghettatore oltre che da calciatore maturo e risoluto nelle giocate. Determinato e preciso il senegalese, tanto da attirare l’attenzione della Juventus, che proprio in occasione della sconfitta della Roma, ormai a -9 dalla capolista, ha iniziato silenziosamente a festeggiare lo scudetto (la vittoria del campionato non è ancora matematica). Il club bianconero non è l’unico pretendente del giocatore cresciuto nel Barcellona; prima, infatti, ci avevano già pensato Milan, Chelsea e Manchester United. La scadenza del contratto con la società di Lotito è alle porte, nel vicino 2018 e Keita non sembra intenzionato a rinnovare, anzi, tutt’altro. L’interessamento della Vecchia signora, riportato dal Daily Mail e El Mundo Deportivo, arriva proprio in occasione della recentissima proposta di gemellaggio tra la tifoseria della prima squadra della capitale e quella dei campioni d’Italia. Le condizioni per il passaggio di proprietà del giocatore sembrano esserci tutte. Se la Juventus riuscisse a fare il colpaccio, ci sarebbe solo uno scontento, la tifoseria della Lazio, che dovrà fare a meno di un talento cresciuto anche e soprattutto grazie alla lungimiranza di Simone Inzaghi.