«Questo può essere l’anno buono per la Champions». Vincenzo D’Amico ci crede: secondo l’ex numero 10 del primo scudetto biancoceleste la Lazio può davvero centrare il quarto posto che vale l’Europa che conta: «Sono ottimista perché pur non facendo grandi cose la squadra ha chiuso il girone di andata quarta e quindi ci deve credere per forza».
Tutto arbitri permettendo visto quanto accaduto anche contro il Torino: «Non sono uno che pensa ai complotti ma dopo aver visto certe cose alla fine ti fanno pensar male. Toglierei il fischietto a qualche arbitro e lo manderei a lavorare. Non voglio generalizzare ma due-tre sono davvero scandalosi. Probabilmente sono sfortunati ma guarda caso gli capita sempre con la Lazio». D’Amico teme due squadre in particolare: «Roma e Milan, che credo sia il problema più grosso: conosciamo tutti la situazione economica dei rossoneri e non mi meraviglierei se qualche decisione arbitrale andasse in loro favore o anche in quello della Roma. Dopo quello che è successo lo scorso anno le penso tutte, ma molto dipenderà anche dalla Lazio che se continuerà sulla strada intrapresa nelle ultime gare secondo me può farcela».
Una mano potrebbe arrivare dal mercato di gennaio: «Manca davvero poco per fare il salto di qualità. Ci sono un paio di ruoli scoperti e con i soldi in cassa la società, che ha apertamente dichiarato di puntare al quarto posto, può centrare l’obiettivo». Secondo l’ex centrocampista basteranno due innesti: «Un laterale e una punta efficiente perché in difesa come centrali ci siamo. Stesso discorso vale a centrocampo soprattutto se Badelj decide di giocare come ha fatto al Mondiale». La palla dunque passa al presidente Lotito: »Sento dire in giro che la società non avrebbe tutta questa intensione di andare in Champions sennò dovrebbe alzare il monte ingaggi. Io non ci credo ma se non sfrutti la grande occasione che hai quest’anno di entrare in Champions il pensiero può venire in mente.
Io sono convinto che facendo un mercato giusto si potrebbero riavvicinare ancora di più i tifosi». Punto fermo per il futuro il tecnico Inzaghi: «Me lo tengo stretto: grazie alla gavetta sta diventando grande e sbaglia come fanno anche Allegri e Mourinho». Poi un pensiero a Pulici un altro pezzo dello scudetto del 1974 che se n’è andato: «E’ stato un anno tragico, lui era unico il migliore di tutti noi».
Club tra le big di A, nonostante troppi errori arbitrali. Inizio a pensare male A gennaio il club deve accontentare Inzaghi con due innesti: un laterale e una punta
ne che hai quest’anno di entrare in Champions il pensiero può venire in mente. Io sono convinto che facendo un mercato giusto si potrebbero riavvicinare ancora di più i tifosi». Punto fermo per il futuro il tecnico Inzaghi: «Me lo tengo stretto: grazie alla gavetta sta diventando grande e sbaglia come fanno anche Allegri e Mourinho». Poi un pensiero a Pulici un altro pezzo dello scudetto del 1974 che se n’è andato: «E’ stato un anno tragico, lui era unico il migliore di tutti noi».
(Enrico Sarzanini -Leggo)
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