Il restyling di Appiano Gentile, la visita di papà Zhang a Milano, la passeggiata “legend” di Adriano prima della partita e poi la vittoria contro la Lazio. Steven Jindong, consigliere e futuro presidente dell’Inter, non poteva chiedere di più per festeggiare il suo 25esimo compleanno. La Grande Muraglia Cinese ha resistito 45 minuti agli attacchi della Lazio, poi da Grande Squadra ha punito gli avversari al primo errore. Con Banega (due gol in A a squadre romane) e Icardi (4 doppiette nelle ultime 5 gare casalinghe in Serie A e quinto gol di testa, più di qualsiasi altro giocatore in A). Pioli (6 partite, 13 punti) si prende la sua personale vendetta dopo l’esonero dello scorso anno, Inzaghi è ancora lì a disperarsi per i troppi gol falliti nel primo tempo.
HIGHLIGHTS 1 – Nel primo tempo, la partita delle occasioni la vince la Lazio 3-1. Al primo minuto Handanovic respinge un diagonale di Immobile, sulla respinta il tiro di Lulic viene murato dai difensori dell’Inter; al 19′ ancora Immobile dal limite dell’area e ancora Handanovic a deviare lateralmente. Al 26esimo una cosa che se riesce viene giù lo stadio: Felipe Anderson parte da centrocampo palla al piede, li salta tutti, arriva in area ma D’Ambrosio fa l’esorcista e annulla l’assatanato brasiliano. E l’Inter? Ha provato a sviluppare il suo gioco tardi e la prima cosa seria da segnalare è il tiro di Banega al 32′. Da fuori area e centrale.
HIGH-INTER – Immobile, alla fine del primo tempo dove la Lazio continua ad avere la migliore difesa del campionato, se la prende con Handanovic: «Mi ha preso due tiri, stiamo tenendo bene il campo e ci manca solo il gol». Che arriva ma per l’Inter. La squadra di Pioli trova infatti il vantaggio al 9′: Milinkovic-Savic, davanti alla sua area, perde un pallone pericolosissimo che viene scaraventato sotto l’incrocio da Banega. Neanche un minuto e Icardi raddoppia, di testa, su un cross perfetto di D’Ambrosio. Come le grandi squadre, l’Inter vince in un minuto una partita che nel primo tempo doveva perdere. La doppietta di Icardi al 20′ per il 3-0 è una punizione troppo ingiusta per la Lazio. Sì, c’era il rigore su Parolo per fallo di D’Ambrosio, ma la squadra di Inzaghi ha perso male la sfida con una diretta concorrente per l’Europa. Quale Europa? Quella che è tornata a spuntare nell’orizzonte dell’Inter, quella che conta.
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