Smaltire in fretta la sbornia del derby vinto e tuffarsi di nuovo in campionato nel non facile campo di Bologna. Simone Inzaghi ha le idee chiare e alla vigilia della trasferta al Dall’Ara richiama tutti all’ordine: “La vittoria del derby di Coppa Italia alza la nostra autostima, ma ora il derby è alle spalle e adesso la nostra testa va al Bologna, perché domani sarà una partita estremamente difficile”. Solare la sua visione, perché c’è la stima per Donadoni e il timore di tornare subito sulla terra in un campo che sarà “difficilissimo”, come si dice convinto il tecnico biancoceleste. “Abbiamo il dovere di rimanere in alto ma dobbiamo ragionare partita dopo partita. Domani dovremo cercare di fare una partita tosta, il Bologna ha un ottimo allenatore, a Roma ci misero in difficoltà e anche domani non ci regaleranno nulla”, ripete come un mantra Inzaghi. Unici assenti, Marchetti (in porta confermato Strakosha) e Patric. Per il resto, le scelte variano dal modulo (conferma del 3-5-2 o ritorno al 4-3-3?) e di conseguenza anche di uomini: “Io ragiono di partita in partita, possiamo liberamente scegliere perché ho giocatori che interpretano diversi ruoli nel migliore dei modi. Giocando a 4 dietro devo rinunciare a due giocatori che giocherebbero ovunque. Bisogna fare delle scelte”, osserva Inzaghi. Scontata la squalifica nel derby di mercoledì, tornano dal primo minuto Radu e Lulic. Per lasciare spazio a Milinkovic-Savic a centrocampo, nell’ipotesi di 4-3-3 il bosniaco potrebbe scalzare ancora il posto a Keita in attacco. In difesa, favorita la coppia de Vrij-Hoedt.