L’1-1 chiude la 24/a giornata ed è risultato che serve poco ad entrambe. I biancocelesti salgono a 44 punti, sempre sesti. I rossoneri a 41 scavalcano la Fiorentina e la vista sull’Europa si fa più sbiadita. Per lunghi tratti è sembrato di rivedere la partita con il Chievo di due settimane fa, persa dalla Lazio al 90′ dopo averla dominata. Il Milan ha tirato nella porta avversaria tre volte, ma tanto è bastato a raddrizzare la barca. Però la squadra di Vincenzo Montella è parsa a lungo svagata, offuscata dagli avversari sia sul piano fisico che tecnico. Lazio a sua volta colpevole di non aver saputo raddoppiare, nonostante le tante occasioni. Merito di un ottimo Donnarumma, migliore in campo. Senza le sue parate il primo tempo sarebbe finito 3-0 e tutti a casa. Inzaghi deve rinunciare a Marchetti, colpito da un problema muscolare nel riscaldamento.
La mezzora iniziale è a ritmi altissimi, con la Lazio a tenere di più l’iniziativa ed il Milan – Deulofeu unica punta – a cercare di sorprenderla in contropiede. Lazio votata all’attacco. Biglia, Parolo, Immobile, Keita: ci provano un pò tutti, con scambi veloci che mettono spesso in imbarazzo la difesa rossonera. Felipe Anderson fa impazzire Vangioni. Ma Donnarumma risponde sempre presente. La parata forse più difficile la compie al 28′, sulla girata al volo di Hoedt, nell’area piccola, respinta di puro istinto. Un minuto dopo la migliore occasione dei ragazzi di Montella, su una palla persa sciaguratamente da Basta nella propria tre quarti. Deulofeu è lestissimo ad approfittarne, lanciandosi verso Strakosha, che è bravo a bloccargli il rasoterra. Dopo 30 minuti ventre a terra, la Lazio deve per forza rifiatare. Il Milan fa l’errore di credere che la sfuriata sia finita e si possa arrivare all’intervallo un pò più tranquilli. E così, al 45′, si fa cogliere di sorpresa dal passaggio di Felipe Anderson per Immobile. Donnarumma e, soprattutto, Gomez gli franano addosso e Damato indica il dischetto. Il tiro a mezza altezza di Biglia è imparabile, anche se il portierone lo intuisce. Vantaggio Lazio meritato. L’inizio della ripresa ricalca i primi 45′ minuti. Memore di precedenti beffe, la Lazio sa che deve mettere dentro il 2-0 per poterci credere. Montella toglie Locatelli per Sosa, ma la spinta rossonera non aumenta. Un gran destro di Felipe Anderson sfiora la traversa, la Lazio continua a spingere ma il gol della sicurezza non arriva, anche perché il Milan riesce a spostare di qualche metro il baricentro del gioco. Strakoscha è bravo a deviare in angolo una punizione di Sosa. Sembra l’ultima chance degli ospiti. Invece al 40′ Suso fa tutto da solo, slalom in area e sinistro nell’angolino. È il pari, il Milan può gioire del punto, meno del gioco. Per la Lazio un’altra partita in cui ha speso molto e raccolto poco.